giovedì 30 aprile 2009

Dal Senato il no al Protocollo di Kyoto


Tempo fa su questo blog abbiamo segnalato le posizioni di alcuni “negazionisti dell’effetto serra”; sinceramente in quel momento ci è sembrata una cosa irritante ma che sarebbe finita lì. E invece il nostro paese sa sempre stupirci. Il Presidente della Commissione Ambiente al Senato, l’on. Antonio D’Alì, ha infatti espresso, in accordo con la mozione presentata da Dell’Utri, Nania e Poli Bortone (i “negazionisti”), l’opinione che l’Italia avrebbe fatto male a sottoscrivere il Protocollo di Kyoto, e con la motivazione che “ è un fallimento perché non è stato firmato da tutti […] e l'Italia non ha valutato la capacità e la struttura dell'economia nazionale per raggiungere quei risultati” che,a parere del senatore, “erano già di per sé degli obiettivi irraggiungibili”.
Per D’alì la strada da intraprendere è la clausola di revisione del pacchetto UE sull’ambiente, prevista per Marzo 2010, che in sostanza metterà un’ulteriore zavorra sulla lotta ai cambiamenti climatici da parte del Bel Paese.
Il senatore conclude adducendo come motivazione delle sue intenzioni al rispetto delle varie posizioni sull’ambiente e non solo quelle dell’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change, in pratica la massima autorità scientifico-politica in materia di cambiamenti ambientali), a suo avviso viziate pesantemente da certi fondamentalismi ambientali.

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