venerdì 26 giugno 2009

Ufficio Risparmio Energetico, Terza Parte

Terza ed ultima puntata. Ci eravamo lasciati prima dei consigli su come risolvere il problema dello spreco di carta; soluzione ottimale per nulla faticosa è dotare gli uffici di contenitori adatti al riciclo, con conseguente utilizzo di carta riciclata. Per grosse compagnìe e aziende statali sarebbe bello vedere un vero e proprio circuito tra uffici, luoghi del riciclo e ancora uffici, così da utilizzare potenzialmente per la maggior parte sempre la stessa carta. Nell’immediato e senza sognare troppo, questo lavoro lo si può fare in maniera più tradizionale usando come fogli per gli appunti il retro di stampe ed altro materiale destinati al cestino.
Concludiamo con una breve carrellata di raccomandazioni: per spostamenti di uno-tre piani evitare di prendere l’ascensore, l’energia che risparmiate la perdete in calorie! Occhio alle luci dell’archivio: se le lasciate accese lo potrebbero rimanere per giorni prima che qualcuno ci torni! Se ci sono macchinette del caffè, staccarle la notte, così come qualunque altro apparecchio in stile distributore, dopo aver verificato la compatibilità dell’operazione con la deperibilità degli elementi.
20% - Mettendo in pratica in consigli di questi tre post sugli uffici ecocompatibili si arriverà a risparmiare fino al 20% di energia, il che anche per chi non è interessato all’ambiente rappresenta un particolare invitante dal punto di vista economico. Per chi ama pensare in grande, infine, c’è il realizzabilissimo sogno di un ufficio dotato di finestre di pannelli solari, con mini pale eoliche sui tetti e tutto ciò che gli permetterebbe di avere impatto zero sul nostro bellissimo pianeta.

Usciti dall’ufficio, nei prossimi post ci occuperemo di risparmio energetico in casa.

Fonte: Il Risparmio Energetico in Ufficio-Agenzia delle Entrate

martedì 23 giugno 2009

Ufficio Risparmio Energetico, Parte Seconda


Torniamo ad occuparci delle buone abitudini in ufficio, e partiamo dai condizionatori: la loro temperatura non va impostata mai oltre i sei gradi in meno rispetto all’ambiente esterno; insomma, se fuori ci sono 31 gradi, vi basta mettere il condizionatore ai 25 per sentirvi sollevati, e più cercate di refrigerarvi più contribuite al riscaldamento del pianeta! Importante è anche spegnere i dispositivi della temperatura una mezz’ora prima di abbandonare la stanza per abituarsi meglio alla temperatura esterna e risparmiare un po’ di CO2. Non dimenticare infine che il deumidificatore è un’ottima alternativa al condizionatore: diminuendo l’umidità dell’aria il corpo umano percepisce un calore minore, lavoro che questo apparecchio fa con minore spreco di energia rispetto al condizionatore.

ACQUA - Adesso il consumo di acqua, che non sembra essere prioritario in ufficio, a meno che non si contino quanti rubinetti, scarichi e tubature vi sono presenti: è dunque importante segnalare ogni tipo di perdita appena la si avvista; usare correttamente i pulsanti di selezione poca/tanta acqua posti sui servizi igienici; non lasciare scorrere l’acqua mentre ci si insapona o ci si lavano i denti; spegnere i boiler elettrici per il riscaldamento dell’acqua (apparecchi tra i peggiori nello svolgere le loro funzioni in rapporto ai consumi).

CARTA - Arriviamo così alla carta, il cui consumo in ufficio è di gran lunga superiore alla media delle altre attività; lo spreco di carta è dannoso due volte: uno perché causa (dice niente cellulosa?) l’abbattimento di alberi, risorse naturali e alleati nello smaltimento dell’anidride carbonica nell’aria; due perché più si spreca, più si produce, più si emette, più si inquina. Nel prossimo post qualche interessante soluzione “cartacea” e le conclusioni di questo “tour nella vita d’ufficio”.

sabato 20 giugno 2009

Ufficio Risparmio Energetico


Come promesso, una serie di post sulle piccole attenzioni che dovrebbero accompagnare la nostra quotidianità e di cui l’ambiente ci sarebbe grato. Iniziamo con tre appuntamenti dedicati alla vita in ufficio per poi trasferisci, in un’unica soluzione, nei meandri elettronici della casa.

Risparmiare energia in ufficio è sicuramente un pezzo importante nella salvaguardia dell’ambiente, visto il numero di “stanze impiegatizie” sparse sul territorio. E’ un modo per mettere insieme le parole “sviluppo” e “sostenibile” ,che troppo spesso rimangono come formule vuote nella bocca di politici, imprenditori e amministratori. I consigli sono però rivolti più che altro agli impiegati, ma anche dirigenti e direttori hanno le loro responsabilità.
Come fare la nostra piccola parte quando siamo al lavoro magari davanti ad un computer? Innanzitutto la posizione della scrivania e del Pc devono essere ottimizzate in relazione alle finestre, in modo da sfruttare la luce naturale potenzialmente per tutte le ore lavorative; per lo stesso motivo, evitare tendaggi troppo scuri o troppo chiari. Spegnere sempre le luci in stanze non occupate può sembrare un consiglio ovvio; lo è meno quello di usare lampade fluorescenti al posto delle normali lampadine: funzionando con reattori elettronici, consumano meno. E’ comunque utile dotarsi in generale di lampadine a risparmio energetico, ormai facilmente reperibili sul mercato e non più sproporzionatamente costose rispetto alle altre. Importante è che gli elettrodomestici (compresi pc e tv) vengano sempre sempre sempre spenti dagli appositi pulsanti e non lasciati in stand-by, condizione nella quale sono in grado di consumare altissime percentuali di energia; se tutti gli italiani seguissero questo consiglio, si potrebbero spegnere tre centrali elettriche di media potenza!

CLIMA - Passiamo alle noti dolenti: riscaldamento e condizionatore. Nel primo caso dobbiamo tenere in conto di due variabili, ovvero che la temperatura ideale per riscaldare una stanza è quella di 20° e che quando una persona vi entra essa sale dopo una mezz’oretta di circa 1-2°; ergo, la pompa di calore impostata sui 18° e non sui 20° ci fa risparmiare energia e ci lascia comunque in condizioni ottimali. Da tenere presente che ogni grado in più causa un aumento del consumo di combustibile del 7% circa in un anno.
Per i consigli sul “refrigeramento stanza” e l’utilizzo di acqua e carta, appuntamento al prossimo post!

Fonte: Il Risparmio Energetico in Ufficio-Agenzia delle Entrate

mercoledì 17 giugno 2009

L'Ambiente conviene!


Sembrano essere finiti i tempi nei quali il rispetto dell'ambiente era roba da ecologisti ideologizzati che non mettevano in conto quanto esso fosse in conflitto col sistemae conomico. Le ragioni dell'ambiente quel sistema lo hanno modificato con pazienza e tenacia, e finalmente lo studio "Lavori a basso contenuto di carbonio per l'Euopa" del Wwf è foriero di sorrisi; in esso si lege infatti che "nel Vecchio Continente le attività economiche verdi stanno superando le industrie inquinanti in termini di occupazione. Sono infatti almeno 3,4 milioni i lavoratori impiegati nei settori delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile e dei beni e serivizi per l’efficienza energetica, contro i 2,8 milioni di occupati nelle industrie climalteranti, come quelle estrattive, dell’elettricità, del gas, del cemento, del ferro e dell’acciaio".


I maggiori meriti vanno a Germania e Spagna, prime della classe nell'eolico (qui si aggiunge la Danimarca ex aequo) e nell'enrgia solare. Naturalmente in tutto questo l'Italia arriva sempre a metà partita: se nel mercato tedesco ci sono 17.400 impiegati per il solare termico, in Italia il dato è 3.000. Possiamo sperare che l'Europa unita sia ancora una volta uno stimolo ad uscire da alcune sabbie mobili per il nostro paese, le cui istituzioni dovrebbero impegnarsi di più nel finanziare le imprese ecocompatibili in tutti gli strati del mercato, e investire di più nella divulgazione delle nuove norme/agevolazioni soprattutto per piccole e micro-imprese. Solo così si innescherà quel circolo virtuoso che ci permettrà di ritrovarci ad abitare questo pianeta ancora per secoli.

domenica 14 giugno 2009

Perchè no?

Questo post è diverso dagli altri proposti fino a qui, ed è forse il tipo di testo che meglio si sposa con le caratteristiche di un blog. Se chi sta leggendo pensa di impegnarsi già abbastanza per il rispetto dell'ambiente può fermarsi anche qui. In caso contrario, può fermarsi a riflettere. In questo momento, quanti elettrodomestici e apparecchi vari sono in funzione in casa? Quanti di essi sono accesi per un reale motivo? Sono innumerevoli le piccole accortezze quotidiane da mettere in pratica e che per il singolo sono un'inezia, ma trasportate in una dimensione di massa avrebbero un effetto importante sul benessere del pianeta.


Ad esempio, un televisore in stand by (con accesa la lucina rossa di quando si spegne con il telecomando), consuma fino al 20% di energia; basta spingere il pulsantino e con un'azione che non ci costa nula risparmiamo un sacco di energia. Stesso discorso per i pc. E i caricabatterie del cellulare? Assorbono anche quando non c'è attaccato il telefono: a fine carica, basta staccarlo dalla presa. Per non contare gli assurdi consui d'acqua ai quali siamo abituati, o la cattiva abitudine di lasiare le luci accese in una stanza dalla quale si esce solo perchè ci si rientrerà dopo pochi minuti. Infine, che ci costa differenziare almeno la plastica e il vetro? Materiali talmente comuni e riconoscibili che impegnarsi a gettarli in appositi cestini difficilmente ci sconvolgerebbe nei ritmi di vita. Sono raccomandazioni generiche che ci servono per introdurre quelli che saranno gli argomenti dei prossimi post: come possiamo ridurre il nostro impatto sull'ambiente con un minimo sforzo costante?

mercoledì 10 giugno 2009

Tartarughe, calabresi per prime

Tartarughine appena nate

E’ la Calabria ad aggiudicarsi il primo nido stagionale di tartarughe marine. Ricercatori del Dipartimento di Ecologia dell’Università omonima della regione hanno fatto la felice scoperta nell’ambito del progetto di monitoraggio “Tartacare”, che ha visto nascere dal 2000 ad oggi più di 4000 tartarughe. La deposizione delle uova sarebbe avvenuta nei giorni scorsi sulla costa ionica reggina detta “dei Gelsomini" e la schiusa si attende per metà Luglio. I tempi sono in anticipo rispetto alla media degli anni scorsi, forse una delle ormai innumerevoli ripercussioni dei cambiamenti del clima e delle temperature.


La specie in quesione è la Caretta Caretta, che proprio nella Costa dei Gelsomini trova l’area di massima nidificazione rispetto a tutto il territorio nazionale. Ma le tartarughe marine in generale sembrano trovare, è il caso di dirlo, terreno fertile su questo tratto di mare: vi sono situati ben il 70% dei nidi italiani.




venerdì 5 giugno 2009

Volterra dice no alle energie rinnovabili


RINNOVABILE VIETATO - Il colmo per le energie rinnovabili? Semplice, deturpare il territorio.

Non è l’ultima barzelletta da bar, è quello che succede a Volterra, provincia di Pisa. Il comune, noto per essere location della saga vampirica di Twilight, è il primo posto in Italia a vietare l’energia pulita. Mentre in Puglia si va decisi verso l’eolico, un po’ più su le cose sono diverse.

Un’ordinanza comunale impedisce, infatti l’installazione in tutto il territorio comunale, borgo e colline toscane, di impianti eo­lici standard e limita l’uso dei pannelli solari. Non installabili nella cittadina, quest’ultimi, ma solo in siti industriali e, per uso proprio, in zone fuori le mura di non particolare pre­gio.


LE MOTIVAZIONI - Le motivazioni della singolare ordinanza riguardano la difesa dello scorcio paesaggistico: Volterra è, infatti, uno di più suggestivi centri cittadini di tipo medievale.

“Una decisione saggia che tutela il paesaggio e il valore ar­tistico della nostra città - spie­ga il sindaco Cesare Bartaloni (Pd) -. Un provvedimento che non è contro l’energia rin­novabile. Non si possono issa­re pale enormi accanto a cam­panili e cattedrali o deturpare i tetti di antichi palazzi da sfilze di pannelli solari”.



GLI AMBIENTALISTI - Diversa l’opinione delle associazioni ambientaliste, secondo cui è un vero controsenso che proprio a Volterra, “Comune famoso per aver autorizzato industrie chimiche a deturpare il sotto­suolo e ad inquinare i fiumi”, sia stata presa questa decisione che, tra l’altro, altera anche i rapporti di concorrenza economica, sfavorendo le aziende che operano nell’ambiente.

I Verdi e le altre associazioni ambientaliste hanno annunciato una marcia dimostrativa proprio a Volterra.


AMBIENTE E PAESAGGIO - In effetti è complesso immaginare pali eolici accanto a torri medievali, o pannelli solari sul tetto di costrizioni vecchie secoli e uniche al mondo. Ma siamo sicuri che qualcuno non abbia trovato, a suo tempo, insensato installare tralicci elettrici negli stessi posti? In quel caso la forza del progresso, per una strana congiuntura corrispondente a quella delle potenze economiche, ha avuto la meglio.

E se il progresso di oggi fossero le energie rinnovabili? Si può fermare tutto solo per non cambiare il paesaggio?




Visualizza Volterra (PI) in una mappa di dimensioni maggiori

mercoledì 3 giugno 2009

Anche Volvo punta sull’ibrido



Continuiamo ad occuparci di auto ecocompatibili. Dove si carica la batteria? E’ la domanda che spesso si pongono gli automobilisti di fronte ai progetti di auto elettriche o ibride. Così varie case automobilistiche hanno pensato di sviluppare, in parallelo alle automobili rispettose dell’ambiente in cui si muovono, partnership con aziende energetiche immerse nel campo delle emissioni zero; dalla Nissan alla Daimler ( coinvolte tra le altre l’azienda lombarda A2A e l’Enel), arriva ora il turno della Volvo, che sigla un accordo con la svedese Vattenfall.

L’intento della casa automobilistica è quello di presentare al mercato entro il 2012 auto ibride (diesel più energia elettrica); la novità sta nel “plug-in”, ovvero la possibilità di ricaricare la batteria anche con una normale presa domestica o in apposite colonnine in stile distributore ( e qui entrano in gioco le aziende energetiche). Primo esperimento è una Volvo V70 che consuma, con il solo motore diesel, solo un terzo del corrispettivo a benzina e rilascia la pochezza di 50 grammi di Co2 al kilometro.










Fonte: www.corriere.it