
Torniamo ad occuparci delle buone abitudini in ufficio, e partiamo dai condizionatori: la loro temperatura non va impostata mai oltre i sei gradi in meno rispetto all’ambiente esterno; insomma, se fuori ci sono 31 gradi, vi basta mettere il condizionatore ai 25 per sentirvi sollevati, e più cercate di refrigerarvi più contribuite al riscaldamento del pianeta! Importante è anche spegnere i dispositivi della temperatura una mezz’ora prima di abbandonare la stanza per abituarsi meglio alla temperatura esterna e risparmiare un po’ di CO2. Non dimenticare infine che il deumidificatore è un’ottima alternativa al condizionatore: diminuendo l’umidità dell’aria il corpo umano percepisce un calore minore, lavoro che questo apparecchio fa con minore spreco di energia rispetto al condizionatore.
ACQUA - Adesso il consumo di acqua, che non sembra essere prioritario in ufficio, a meno che non si contino quanti rubinetti, scarichi e tubature vi sono presenti: è dunque importante segnalare ogni tipo di perdita appena la si avvista; usare correttamente i pulsanti di selezione poca/tanta acqua posti sui servizi igienici; non lasciare scorrere l’acqua mentre ci si insapona o ci si lavano i denti; spegnere i boiler elettrici per il riscaldamento dell’acqua (apparecchi tra i peggiori nello svolgere le loro funzioni in rapporto ai consumi).
CARTA - Arriviamo così alla carta, il cui consumo in ufficio è di gran lunga superiore alla media delle altre attività; lo spreco di carta è dannoso due volte: uno perché causa (dice niente cellulosa?) l’abbattimento di alberi, risorse naturali e alleati nello smaltimento dell’anidride carbonica nell’aria; due perché più si spreca, più si produce, più si emette, più si inquina. Nel prossimo post qualche interessante soluzione “cartacea” e le conclusioni di questo “tour nella vita d’ufficio”.
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