sabato 30 maggio 2009

A Firenze il futuro della terra


TERRA FUTURA, FIRENZE - Buone pratiche di vita e di governo verso un futuro sostenibile: Terra Futura, la mostra-convegno sulla sostenibilità ambientale arriva alla sua sesta edizione.

L’evento si è aperto, infatti, ieri, venerdì 29 maggio, nell’area espositiva della Fortezza dal Basso, a Firenze, e andrà avanti fono a domenica 31 maggio (il programma).

IL TEMA - La green economy e le sue possibilità sono al centro dell’edizione di quest’anno, e proprio a questo tema è dedicata la maggior parte degli appuntamenti della mostra. Perché questo tema? Secondo gli organizzatori di Terra Futura, i dati parlano chiaro: In un solo anno, nel mondo, sono aumentati di 1,5 milioni gli ettari di terreni coltivati con metodi di agricoltura biologica (32 milioni per 1,2 milioni di produttori) e sono in crescita anche i fatturati delle aziende che, nei più svariati campi produttivi, sono certificate dal punto di vista bio ed ecosostenibile.

Al centro dei dibattiti e dei seminari, dunque, commercio equo, responsabilità sociale d'impresa, finanza etica, agricoltura biologica, diritti umani, ambiente, energie rinnovabili, turismo responsabile.

GLI EVENTI - Tra gli eventi segnaliamo la prima “borsa delle imprese responsabili”, un momento d’incontro tra aziende private e enti pubblici attenti al tema della responsabilità e della sostenibilità ambientale.

In esposizione, poi, tutta una serie di esempi virtuosi: dall'Electrolux, salvata dalla riconversione all’energia solare, al turismo sostenibile; dal latte alla spina alle filiere corte, dall'agricoltura sociale alla sostenibilità abitativa, dalla prima «cola» preparata con ingredienti del commercio equo agli articoli di cartoleria realizzati utilizzando gli escrementi di elefante ed evitando il taglio di alberi per produrre carta, fino al forno alimentato con l'energia solare per produrre pizze ecologiche.

VERSO UN MONDO SOSTENIBILE - Sullo sfondo, la società contemporanea, nella quale i temi dell’ambiente si coniugano con le nuove teconologie, la guerra, la solidarietà, lo sport e il welfare.

Il messaggio di Terra Futura è chiaro: non si tratta solo di ecologia, né solo di economia. L’intero stile di vita dovrebbe essere riconvertito in modo sostenibile, tanto più che la crisi economica ci ha messo di fronte agli errori e alle storture del modello di vita che fin’ora abbiamo seguito.

E mentre Legambiente lancia l’ennesimo allarme sul global warning, siamo alla vigilia del G8 a L’Aquila, dove i grandi del pianeta dovranno rispondere alle attese di chi vorrebbe finalmente vedere azioni concrete per la salvaguardia del pianeta.

Terra Futura è una realtà ormai affermata dove questi temi sono affrontati con competenza, dove si propongono soluzioni e dove si guarda al futuro sotto una luce diversa…una luce verde, ovviamente.




lunedì 25 maggio 2009

La Puglia innamorata del vento


La regione Puglia punta ancora tutto sull'eolico. Tramite un comunicato diffuso dall'Assessorato Regionale all'Ecologia l'amministrazione Vendola ha reso pubblico il progetto di potenziare la produzione di energia ricavata dal vento di altri 120MW. La palla passa adesso alla Conferenza dei Sevizi dello Sviluppo Economico, la quale dovrà dare il via libera per i lavori.
L'assessore Losappio ha espresso la volontà della Regione di diventare la prima per produzione di energia pulita; dall'inizio dell'anno sono state approvate le proposte di costruzione di ben 205 aerogeneratori, i quali verranno installati in 20 comuni diversi e produrranno 560Mw di energia.

Fonte : http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/

sabato 23 maggio 2009

Arriva il telefono solare


Se l’energia solare può illuminare un’abitazione, o addirittura un’intera città, perché non dovrebbe permettere di ricaricare un semplice telefono cellulare?

A rispondere a questa semplicissima domanda ci ha pensato Sharp, che pochi giorni fa ha lanciato sul mercato, lo Sharp Hybrid 936 SH


Nel cellulare è integrato un piccolo pannello solare con dei moduli fotovoltaici che possono ricaricare la batteria del telefono. In ogni caso questo telefonino può essere ricaricato anche nel modo classico, utilizzando il caricabatterie da collegare alla rete elettrica.

Inoltre, per non sprecare neanche un raggio, il Solar Hybrid è in grado di ricaricarsi automaticamente durante l’uso all’aperto, ed è dotato di un rivestimento che lo rende completamente impermeabile all’acqua.


La casa produttrice giapponese ha, così, risposto a un problema sollevato da più parti, e messo in evidenza anche in occasione dell’earth day dello scorso 22 aprile: lo spreco di energia legato ai cellulari – spesso tenuti sotto carica più del necessario – è pari all’energia utilizzata per illuminare ben 85 mila case in un anno.




Per ora i mini-pannelli solari sono solo un’alternativa in caso di necessità, qualora non si potesse caricare il telefono tramite la rete elettrica, ma pensiamo che questi piccoli passi segnino la direzione da seguire per salvare il pianeta da una crisi ambientale annunciata, quanto troppo spesso sottovalutata.

venerdì 22 maggio 2009

L'talia da Salvare


Campagna congiunta di Corriere della Sera e Wwf per la salvaguardia delle bellezze ambientali italiane.


In questi giorni si sono moltiplicate segnalazioni e denunce di abusivismi e scempi ambientali nella nostra penisola; il problema, che affonda le radici nei decenni che ci hanno preceduto, inizia ad emergere in maniera importante. Il Corriere della Sera e il Wwf lanciano così un'iniziativa volta a sfruttare la rete per salvaguardare le bellezze ambientali della nostra Italia. Per partecipare alla campagna basta inviare un' e-mail all'indirzzo italiadasalvare@wwf.it con i propri dati e quelli del luogo interessato, corredati da foto o video che ne dimostrano la bellezza e le brutture causate dalla mano dell'uomo. Un tentativo di vincere dal basso le violenze all'ambiente, dato che dall'alto troppo spesso ci si limita a programmi e promesse che finiscono nel cestino. Anzi, magari vengono buttati anche per terra.

domenica 17 maggio 2009

I lettori di Green World bocciano la Prestigiacomo


Il 52% dei lettori di Green World ritiene, rispondendo al sondaggio* qui proposto, "Molto negativo" l'operato del nostrano Ministero dell'Ambiente capeggiato da Stefania Prestigiacomo (il quesito del sondaggio era "Come giudichi l'operato del governo ialiano in materia di ambiente ad un anno dalla sua elezione?"). Un giudizio senza appello dunque, rafforzato dal "Poteva fare meglio" che con il 17% dei voti si piazza in seconda posizione. La terza piazza è per chi non percepisce nemmeno la presenza istituzionale in materia di tutela ambientale ( "Perchè esiste anche un ministero dell'Ambiente" ottiene il 23% dei suffragi). Solo il 5% per "Non male", mentre rimane totalmente a secco la voce "Insuperabile".

* Il suddetto sondaggio, dato l'esiguo numero di partecipanti, non ha e non vuole avere una rilevanza statistica più ampia di quella che attiene strettamente ai lettori del blog.

venerdì 15 maggio 2009

La mobilità ad aria compressa

Quante volte da bambini abbiamo sognato di avere quei fucili ad aria compressa che sembravano il non plus ultra del divertimento? Sarebbe bene se adesso sognassimo di avere l’auto così. Non è uno scherzo, ma la frontiera aperta dall’azienda francese MDI (Motor Development International) che ha brevettato “Airpod”, una minivettura che sostanzialmente potrebbe essere descritta così: no carburante, no emissioni. Struttura in vetroresina, un joystick al posto del volante, lunghezza di circa due metri, velocità massima 70 km orari. Ma soprattutto, con un pieno di aria compressa del costo di circa un euro è in grado di percorrere fino a 200 km.

Logico che novità come queste suscitino diffidenze, ma una importante conferma della genuinità del progetto è data da un esperto di motori del giornale londinese The Guardian che, recatosi a Carros, sede centrale della MDI, ha certificato il funzionamento del veicolo. Inoltre, dall’aeroporto Schiphol di Amsterdam fanno sapere che dal prossimo mese alcune auto di servizio, già elettriche, saranno sostituite da “Airpod”.




Il costo delle attuali vetture, dotate di tre ruote e capaci di ospitare 3 persone, è di circa 3500 euro. Ma è già in cantiere un modello avanzato dotato di cinque porte e capace di raggiungere i 110 km orari. Senza contare la sperimentazione di modelli ibridi per i viaggi più lunghi. Queste nuove sperimentazioni saranno presentate sul mercato a fine anno, e se dovessero funzionare, sarebbero potenzialmente applicabili ad ogni mezzo di trasporto di terra e di mare oggi conosciuto, dai taxi alle barche. Serve sottolineare la svolta?


Visualizza Carros in una mappa di dimensioni maggiori

mercoledì 13 maggio 2009

Casa Ecologica: tutta salute!


Continuiamo ad occuparci di casa. Sulla rivista “La nuova ecologia” l’esponente di Rivaviva Cristina Riva spiega come si concepisce e costruisce una casa ecologica.
Sotto la lente i problemi di salute che possono scaturire dall’uso di sostanze tossiche nella struttura, dalla presenza di campi elettromagnetici e dalla mancanza di luce naturale.
Spesso i materiali cementosi dei pavimenti emettono esalazioni plastiche aggravate dalla mancanza di aperture verso l’esterno.

E allora? Innanzitutto la stanza da letto, dove si passa circa un terzo della giornata: pareti in legno massello,assemblati con soli prodotti naturali e senza colle o materiali ferrosi, materassi ecologici così come tappeti, tendaggi e simili. E per il resto della casa sistemi di risparmio energetico e regolazione di calore e luce, ampie finestre isolate sia termicamente che per i rumori. E poi: si al legno, al cotto e alla pietra, no alla plastica, all’alluminio e al cemento isolato.
Il tutto può costare un po’ di più, ma ne va, oltre che della salute del pianeta, anche della propria in termini diretti: in una casa ecologica si respira aria pulita, con tutti i vantaggi sistema respiratorio e cardiocircolatorio.

sabato 9 maggio 2009

arrivano le case senza rete - e senza bollette.


Abitazioni off grid

Abitazioni, gruppi di edifici o intere aree industriali totalmente autonome da ogni punto di vista: l’energia, l’acqua, il riscaldamento, tutto completamente autoprodotto.


Dopo il progetto che ha visto sorgere 20 villette ecologiche e autosufficienti a Follonica, di cui abbiamo avuto modo di parlare su questo blog, adesso lo studio di architettura di Mario Cucinella e la Fabbrica del Sole, presentano un piano ancora più avveniristico.

La casa “senza reti” – e peraltro, senza bollette – è stata presentata alla fiera campionaria di Milano, organizzata dalla Fondazione Symbola dal 7 al 10 maggio.

L'idea è di utilizzare solo le risorse offerte dal territorio su cui si costruisce l’edifico.

L'energia proviene da fonti rinnovabili ed è accumulata nei momenti di picco producendo idrogeno: visto che manca il collegamento alla rete elettrica non c'è bisogno dell'inverter perché si può usare la corrente continua senza trasformarla (in questo modo si evitano sprechi e si migliora l'efficienza del sistema). I rifiuti vengono riciclati. Per la telefonia si adopera un ponte radio. Per regolare la temperatura degli ambienti si usano la coibentazione spinta degli edifici e le pompe di calore. Per l'acqua basta quella piovana raccolta in vasche e riciclata.


Il primo prototipo è stato costruito ad Arezzo, città dove ha sede La Fabbrica del Sole, uno dei due promotori del progetto.

L’unico punto debole è lo spazio necessario a fornire una quantità di risorse e di energia tali da soddisfare il fabbisogno degli individui: si calcola che per una casa abitata da 4 persone siano necessari 2 ettari di terreno.


giovedì 7 maggio 2009

Api Stressate!



Da una ricerca dell’ Università di Milano si evince che il cambiamento climatico ha portato le api a “lavorare troppo”

Mercoledì su questo blog abbiamo parlato del ritorno delle api nella Pianura Padana. Oggi vi segnaliamo una ricerca realizzata dal Centro di ricerche in bioclimatologia medica, biotecnologie e medicine naturali dell'Università degli studi di Milano con la collaborazione di Agrofarma. Da essa risulta che i cambiamenti climatici degli ultimi decenni e il surriscaldamento del pianeta hanno mandato in tilt gli “orologi biologici” delle api; gli insetti, che hanno un’attività frenetica nelle stagioni calde, lavorerebbero così molto di più durante l’anno, anche nei mesi che dovrebbero essere freddi e il cui clima è ora sempre più mite. Insieme all’uso di pesticidi e all’azione di parassiti come la verroa, il cambiamento della temperatura terrestre contribuisce per il 50% al fenomeno della morìa massiccia delle api. Delle ripercussioni economiche ed ambientali che tale tipo di fenomeno apporta ne abbiamo già accennato Mercoledì.
La comunità scientifica sta lanciando allarmi a ripetizione sugli effetti che la mano dell’uomo ha su ecosistemi ed ambiente e sulle ripercussioni che sull’uomo stesso si abbatteranno. Adesso la palla passa ai governi di tutto il mondo.

Spiagge pulite

Buone notizie a poche settimane dall'inizio dell'estate.
Come ormai ogni anno, la Fondazione per l’educazione ambientale assegna alle spiagge italiane le bandiere blu, simbolo di pulizia e vivibilità


Dodici spiagge in più rispetto allo scorso anno sono contenute nella lista delle 227 località che hanno ricevuto l’ambito riconoscimento.

Il record spetta ancora una volta a Toscana e Marche, con 16 bandiere a testa, seguite da Abruzzo e Campania.


L’Itala si colloca al quinto posto tra i paesi del Mediterraneo in questa speciale classifica, dopo Grecia, Spagna, Turchia e Francia.


La valutazione si basa non solo sulla pulizia del mare ma anche sulle misure adottate a favore del turismo sostenibile e dell'educazione ambientale. Dagli impianti di depurazione allo smaltimento dei rifiuti, dalle aree pedonali alle piste ciclabili e alle aree verdi. Ed ancora la cura dell'arredo urbano e delle spiagge e la possibilità di accesso al mare anche per i disabili.


English Version

Clean beaches

Good news a few weeks before summer's beginning.
Like every year, the Foundation for Environmental Education awards the Italian beaches with "blue flags", a symbol of cleanliness and liveability
More twelve beaches than last year are included in the list of 227 locations that have received the honor.
The record belongs to Tuscany and Marche, both with 16 flags, followed by Abruzzo and Campania.
Italy is in fifth place among the Mediterranean countries in this special classification, after Greece, Spain, Turkey and France.
The assessment is based not only sea cleanliness but also on measures taken to promote sustainable tourism and environmental education. From sewage treatment plants for disposal of waste, pedestrian areas and cycle paths to green areas. In addition, streets and beaches' furniture care and possibility of access to the sea even for disabled people.

mercoledì 6 maggio 2009

BENTORNATE API!


La Pianura Padana ritrova le sue api. Sembra il titolo di una fiaba, ed è invece la felice conseguenza del divieto d’uso dei neonicotinoidi, pesticidi particolarmente dannosi, che dal Settembre scorso protegge l’area. L’utilizzo di sostanze tossiche per l’agricoltura era e resta un problema in tutto il mondo, e la morìa di api ne è un sintomo forte; gli animaletti a strisce gialle e nere si sono infatti dimezzati tra il 2007 e il 2008.

Le conseguenze di questo “sterminio” non vanno sottovalutate: non è solo l’apicoltura come hobby a rischio, ma i settori produttivi che senza l’opera impollinatrice delle api non avrebbero modo di esistere; spiega Matteo Ansanelli, agronomo della Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) , che se un melo è a una distanza massima di 300 metri da un alveare produce 26 chili di mele all'anno, quantità che si riduce a soli nove chili se è invece in un raggio di un chilometro e mezzo.




Ovvio l’apprezzamento unanime dal mondo dell’agricoltura, non ultimo il ministro per le Politiche Agricole Luca Zaia, tra l’altro apicoltore per passione, che parla di vittoria delle api sulle multinazionali.
English Version
Welcome back, bees!
Po Valley finds his bees. It seems a title of a fairy tale, but that it is the happy consequence of the prohibition on the use of neonicotinoids, particularly harmful pesticides, which protects the area since September last year . Toxic substances using on Agriculture was (and remains) a problem throughout the world, and the mortality of bees is a so strong symptom, that yellow and black striped insects will have halved between 2007 and 2008. The consequences of this "extermination" should not be underestimated: it is not only beekeeping as a hobby at risk, but the productive sectors that work without the pollination of bees so they would not have to exist, says Matteo Ansanelli, agronomist of Italian Farmer Association, that if an apple tree is at a maximum distance of 300 meters from a hive produces 26 kilos of apples a year, that amount is reduced to just nine kilograms when it is in a radius of 1.5 kilometre. Obviously there's unanimous appreciation from the world of agriculture, not least the Minister of Agriculture Luca Zaia, among other beekeeper for passion, which speaks of victory of bee on multinationals.

lunedì 4 maggio 2009

Cellulari non ecocompatibili


Dove buttate un cellulare che non funziona più? Non è una domanda fatta a caso, perché lo smaltimento di un telefonino è di norma assai difficile, come rivela un’inchiesta di Altroconsumo pubblicata sul numero di Maggio della rivista.

Sono stati analizzati 19 apparecchi telefonici portatili (10 a scorrimento e 9 monoblocco) e i risultati non sono certo incoraggianti: la metà non sono ecocompatibili e non riciclabili. Sotto la lente d’ingrandimento soprattutto la mancata possibilità di smontare i dispositivi in tutti i microcomponenti così da facilitare le operazioni di riciclaggio degli stessi. E se pensiamo che in Italia la vita media di un telefonino non supera l’anno e mezzo e che in un anno se ne vendono circa 17 milioni, appare evidente che il pericolo ambientale è fondato. Sostanze come il nichel e i composti organici volatili (Cov), contenuti in vernici e colle spesso di cattiva fattura che vengono rilasciate nell’ambiente durante tutto il ciclo produttivo prima e di smaltimento poi.

Altroconsumo sottolinea che per costruire “100 grammi di telefonino occorrono 30 chilogrammi di materiali, molti dei quali tossici e dannosi per l'ambiente". Ma la produzione a quanto pare non è in disaccordo con le leggi vigenti. E sono infatti quest’ultime sul banco degli imputati, accusate di essere fin troppo permissive.

Soluzioni suggerite sono la vendita separata di componenti e accessori e la standardizzazione degli stessi per telefoni diversi, la predisposizione degli apparecchi per due schede (così da evitare comportamenti da “manager” con più telefoni), la sostituzione del caricabatterie tradizionale con uno Usb, ma soprattutto la consegna da parte dell’utente del telefono da buttare alle apposite “piazzole ecologiche” o al negozio dove si è comprato.

Vedi anche qui e qui !

Fonte . http://www.repubblica.it/