venerdì 15 maggio 2009

La mobilità ad aria compressa

Quante volte da bambini abbiamo sognato di avere quei fucili ad aria compressa che sembravano il non plus ultra del divertimento? Sarebbe bene se adesso sognassimo di avere l’auto così. Non è uno scherzo, ma la frontiera aperta dall’azienda francese MDI (Motor Development International) che ha brevettato “Airpod”, una minivettura che sostanzialmente potrebbe essere descritta così: no carburante, no emissioni. Struttura in vetroresina, un joystick al posto del volante, lunghezza di circa due metri, velocità massima 70 km orari. Ma soprattutto, con un pieno di aria compressa del costo di circa un euro è in grado di percorrere fino a 200 km.

Logico che novità come queste suscitino diffidenze, ma una importante conferma della genuinità del progetto è data da un esperto di motori del giornale londinese The Guardian che, recatosi a Carros, sede centrale della MDI, ha certificato il funzionamento del veicolo. Inoltre, dall’aeroporto Schiphol di Amsterdam fanno sapere che dal prossimo mese alcune auto di servizio, già elettriche, saranno sostituite da “Airpod”.




Il costo delle attuali vetture, dotate di tre ruote e capaci di ospitare 3 persone, è di circa 3500 euro. Ma è già in cantiere un modello avanzato dotato di cinque porte e capace di raggiungere i 110 km orari. Senza contare la sperimentazione di modelli ibridi per i viaggi più lunghi. Queste nuove sperimentazioni saranno presentate sul mercato a fine anno, e se dovessero funzionare, sarebbero potenzialmente applicabili ad ogni mezzo di trasporto di terra e di mare oggi conosciuto, dai taxi alle barche. Serve sottolineare la svolta?


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