martedì 7 aprile 2009

Allegli ambientalisti: le sfide ecologiche della produzione vinicola

Vinitaly, la più importante manifestazione italiana legata la vino, si apre alle sfide ambientali.
Dopo anni di discussioni e proposte sulla sostenibilità della produzione di vini, nell’edizione di quest’anno, che si è chiusa il 6 aprile a Verona, sono stati presentati alcuni importanti progetti.
Il primo riguarda la diffusione dei vini prodotti da uve biologiche, un tipo di produzione che appare essere pronto ad uscire dalla nicchia nella quale sembrava chiuso fino a qualche tempo fa.
L’attenzione dei curiosi e degli ambientalisti si è, però, soffermata su tutto ciò che c’è intorno al prodotto.
Nel corso della manifestazione sono state presentate proposte innovative legate alla sostenibilità dei materiali usati per l’imballaggio e l’imbottigliamento del vino.
Ecco alcuni esempi:
La casa vinicola Caldirola ha presentato la bottiglia in alluminio (dal nome W! Al Generation), riciclabile al 100% come il vetro ma, a differenza di questo, molto meno pesante e, quindi, più velocemente raffredable in frigorifero, qualità che permette un forte risparmio energetico.
La strada della maggior leggerezza è stata scelta anche dalla Cantina di Soave, casa vinicola veronese che ha lanciato slim, bottiglia iper-leggera prodotta per il 90% da vetro riciclato.
Altro elemento sul quale si sono introdotte importanti innovazioni sono le etichette: Pommery, la casa produttrice di champagne francese, ha introdotto Pop Earth, etichetta prodotta con carta riciclata, mentre la Rotas di Treviso ha giocato la carta della biodegradabilità con l’etichetta Biolabel.
Ancora più futuristica la soluzione da Allegrini di Fiumane da Valpolicella, che ha proposto la cosiddetta etichetta parlante: basta una speciale penna-laser per far partire dall’etichetta una voce che racconta storia della casa vinicola e caratteristiche del vino, con un enorme risparmio di carta.

English Version
Ecologicals challenges for wine industry

Vinitaly, the most important Italian event about wine production, open to environmental challenges. In 2009 edition, ended on April 6th, some interesting projects was presented, like distibuction of wine product by biological-growed grapes, a kind of production that doesn’t appears anymore an elite sector.
Many proposal was linked up to materials used to package and bottle wine. Here’s any example.
Caldirola wine company introduced an aluminum bottle, totally renewable, lighter and quickly cooler than a glass bottle, a quality that permit a large energy saving. A way choosed by Cantina di Soave too. The Verona’s wine firm introduceded “Slim”, an hyper-light bottle produced with recycled glass.
Another important field open to innovation is represented by labels. Pommery, French champagne producer, presented Pop Earth, recycled paper label; while Rotas, firm of Treviso, played the card of biodegradability with Biolabel.
Even more futuristic solution to Allegrini, who proposed a “speaking label”; a special pen-laser, focused on the label, starting a voice that tells the history of company and characteristics of wine, with a huge savings of paper.

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